PARTENZA ORE 8.00 da LARGO BRECCE di Piedimonte Matese: ai piedi del Monte Cila, ammirate le imponenti fortificazioni, ci incammineremo seguendo il tracciato che da Alife, percorrendo la Via Vecchia e costeggiando prima Callifae ed il Cavuto, poi Mastrati e Torcino col Monte Castellone e, sullo sfondo Venafrum, giungerà a Rufrae dopo 33 Km e circa 35/40 minuti. L’intento è di percorrere, come in un viaggio nel tempo, la strada che unisce Allifae e Rufrae - visitata nel 2015 -, unendo in pochi chilometri, una storia di oltre cinque secoli.
Avamposto dei Sanniti sulla strada che collegava l'Abruzzo alla costa tirrenica sulla direttrice tra Venafrum, Allifae, Telesia e l'area laziale, della Rufrae antica oltre ad un anfiteatro mal conservato, alla necropoli ed un'area santuariale, sono visibili i resti della cinta poligonale, datata al periodo delle guerre sannitiche, sita nell'area del castello - prima longobardo, poi svevo ed infine angioino -, il cui impianto è stato edificato utilizzando le mura del recinto sannita.
Nell'area del Castello, infatti, insistono i resti delLE MURA edificate dai SANNITI e richiamate nel noto passo liviano che segue, relativo ai fatti del 326 a.C.:
"… tria oppida in potestatem venerunt, Allifae, Callifae, Rufrium, aliusque ager primo aduentu consulum longe lateque est peruastatus …”, quando Rufrae fu presa unitamente ad Allifae e Callifae.
A valle dell’abitato sannitico posto al di sotto dell’arce e del quartiere di loc. Pozzo, in località Masseria Perrelle i resti di un santuario (VI-III sec. a. C) ed una necropoli con tombe tra età arcaica e classica (VI-IV sec. a. C., in località Masseria Robbia); in località Masseria Monaci una necropoli databile tra VII e V sec. a. C. legata ad un abitato cinto da un fossato.
L’antico centro dei Sanniti, con la conquista dei Romani nel 326 a.C. – II guerra sannitica - vide uno spostamento dell’abitato verso la pianura lungo la Via Latina ove residuano oggi, in località Taverna San Felice i resti del “vicus rufranus”, un insediamento semiurbano con resti di acquedotto, un anfiteatro ascrivibile alla fase romana costruito in età augustea e successivamente (oggi ricoperto dalla vegetazione incombente), alcuni monumenti funerari oltre a tratti di basolato; il centro ritorna nella posizione originaria solo per difendersi dall’invasione dei Saraceni.
La Rufrae citata da Virgilio e Silio Italico era nota per la produzione di frantoi in lava di Roccamonfina.
Intorno alle ore 11.30/12.00 termina la prima parte con possibilità di ritorno per i non partecipanti alla fase pomeridiana (Monte San Leonardo)
Sosta e colazione al sacco. Approfondimento sui CONFINI della RUFRAE PREROMANA e la vicinanza con VENAFRUM.
Il territorio da visitare è infatti un continuum storico – archeologico attraversato da antichissime vie di transito esistenti certamente prima di essere codificate dalla legislazione romana (calles pubblicae) e che rappresentarono un FATTORE DI IMPULSO PER LA VITA E L’ECONOMIA DELLE POPOLAZIONI LOCALI, orientandone le forme di utilizzo del territorio. Ancora OGGI GLI ULIVETI che rendono VERDEGGIANTE IL TERRITORIO - non solo di Venafro - simboleggiano l’oro giallo che per secoli ha fornito condimento all’IMPERO.
Ancora poco sappiamo degli insediamenti più antichi come della rete tratturale sia nelle caratteristiche di percorso che nel loro divenire storico OGGETTO DELLA NS. ESCURSIONE. Comunque l’insieme dei tratturi, ancora in parte leggibili ai nostri giorni, costituisce l’ossatura più antica del sistema DEI TRAFFICI, CONTATTI COMMERCIALI, E RAPPORTI POLITICI CHE FAVORI’ NEL SANNIO L’INTRECCIARSI DI ASPETTI CULTURALI DI DIVERSA ORIGINE.
Nel pomeriggio Monte San Leonardo con i resti di strutture megalitiche intorno a quota 894 ove insiste un recinto fortificato in opera poligonale con funzioni di vedetta.
Il ritorno è previsto nel pomeriggio dopo colazione al sacco.
La gita è da considerarsi turistica per coloro che volessero visitare la Rufrae bassa**. La parte relativa al MONTE SAN LEONARDO ha carattere ricognitivo, quindi con difficoltà ed asperità maggiori.
Si consigliano abbigliamento adatto e scarpe comode.
Informazioni e prenotazioni: vedi sezione contatti del sito
www.cuoresannita.it, cuore sannita face book, Antonio 368/3860644
** Pertanto sarà gradita, per esigenze organizzative, una prenotazione entro il temine ultimo del 29/10/2024
Il programma è suscettibile di modifiche relative ad altimetrie e percorsi, anche secondo le indicazioni CAI. Nel caso, le eventuali modifiche saranno prontamente comunicate.
EVENTI ADRANO (CT) 16 GENNAIO “Catania e Adrano: il territorio etneo nel V e IV secolo a.C.” Conferenza 16 gennaio 2020 – ore 17 Adrano (CT) – Museo regionale “Saro Franco” (Sala del Neolitico) Info: Tel. 095.7150508 poloregionalect.urp@regione.sicilia.it Fonte Archeologia Viva
EVENTI FINALE LIGURE (SV) 18 GENNAIO “La Caverna delle Arene Candide: un archivio della Preistoria europea” Visite guidate 18 gennaio 2020 – ore 11 e ore 12 Finale Ligure (SV) Info: www.museoarcheologicodelfinale.it Fonte Archeologia Viva
EVENTI TORINO 19 GENNAIO “Fino all’estremo respiro. Le donne guerriere del Giappone” Conferenza a cura di Rossella Marangoni 19 gennaio 2020 – ore 16 Torino – MAO Museo d’Arte Orientale Info: Tel. 011.4436932 www.maotorino.it Fonte Archeologia Viva
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