1 Dicembre: BENEVENTO e CIRCELLO

Partenza alle ore 7.30 di domenica 1Dicembre da Piazza De Benedictis di Piedimonte Matese; alle ore 8.40, dopo circa 60 Km., arrivo a Benevento. L’antico centro, grazie alla sua posizione lungo l’Appia, sul monte che domina la confluenza dei fiumi Sabato e Calore, acquisì una notevole importanza, come cerniera tra Roma ed il mediterraneo orientale. Sorta come centro dei Sanniti, Maloenton (Malventum in latino) divenne colonia romana nel 268 a. C. col nome di Beneventum a rievocare la vittoria dei Romani su Pirro avvenuta nei pressi dell’abitato divenendo, con la monumentalizzazione di età imperiale uno dei principali centri dell’Italia centro-meridionale. Del periodo romano la principale testimonianza è l’imponente Arco di Traiano, costruito tra il 114 e il 117 all’imbocco della via Appia – Traiana, realizzata dall’imperatore Traiano per facilitare le comunicazioni tra Roma e Brindisi (alternativa all’Appia che accorciava di due giorni il cammino tra Benevento e la Puglia). Ritenuto l’arco trionfale meglio conservato del mondo romano, è alto oltre 15 metri ed è decorato da ricchi e raffinati bassorilievi in onore dei successi ottenuti dall’imperatore di origine iberica che aveva portato l’impero romano alla sua massima estensione territoriale. Non meno interessante è l’Arco del Sacramento, sito alle spalle del Duomo, altro ingresso verso il Foro per chi proveniva dal quartiere del Teatro. Nelle vicinanze un complesso termale. L’obelisco di piazza Papiniano, come la statua del dio Apis in viale San Lorenzo, sono riferibili ad un grande tempio  di Iside fatto costruire da Domiziano nell’88 d. C., nell’ambito di una politica imperiale ispirata ai grandi sovrani di tradizione orientale, primi fra tutti i faraoni. All’imperatore Adriano, invece, è legato un imponente teatro (certamente tra i più grandi in Italia, dato il diametro di novantotto metri della cavea e la capacità di oltre diecimila spettatori) in opera cementizia con paramenti in blocchi di pietra calcarea e laterizio, inaugurato nel 126 d. C. ed ampliato da Caracalla, in uso fino al quarto secolo quando un rovinoso terremoto condusse al crollo di parte dell’edificio unitamente al declino della città romana poi sostanzialmente distrutta anche da visigoti, vandali e ostrogoti fino al 545 d.C. quando Totila la devastò completamente. Furono i Longobardi a far rinascere Benevento munendola di possenti mura e di nuovi ed importanti edifici di culto che arricchirono la città, tra cui la chiesa di Santa Sofia accanto alla quale, nel monastero omonimo è ospitato il Museo (la chiesa ed il chiostro romanico fanno parte del sito seriale UNESCO “Longobardi in Italia: i luoghi del potere”.

Presso la sede SABAP, ex Convento di San Felice, in viale degli Atlantici 14/16, sarà possibile vedere “Ciro”, il fossile del cucciolo di dinosauro unitamente ad altri fossili, tutti rinvenuti nell’area geopaleontologica di Pietraroja. Interessanti, e certamente da visitare, il Duomo - cattedrale metropolitana di Santa Maria de Episcopio, sorto sulle macerie della Cattedrale romanica - e la Rocca dei Rettori, anche Castello di Bene vento o Castello di Manfredi.

A CIRCELLO, in località Macchia, Bebiano, l'insediamento dei Liguri qui deportati dal console Marco Bebio Tamphilo. Bebio o Bebiano è il luogo dove 2200 anni fa (181 e 180 a.C.) fu deportata, per volere dei Romani, una parte dei 47.000 Apuani forzatamente trapiantati in queste aree del Meridione, come testimoniato da iscrizioni su colonne e architravi ma, soprattutto, dalla ″Tabula Alimentaria″ ritrovata in questo sito ed oggi custodita presso il museo delle Terme di Diocleziano a Roma. La presenza degli Apuani è stata confermata da ricerche sul DNA di soggetti residenti sia nei territori apuani che nell’area dell’alto Tammaro-Fortore. Della Bebio romana sono visibili parte del decumano che attraversa la città, le terme e vari edifici, anche con funzioni templari come attestato da un’ara. Il centro, per la posizione nei pressi del tratturo Pescasseroli Candela, ebbe una certa rilevanza socio – economica a partire dal II sec a.C. e fino al V – VI sec. d.C., data del saccheggio e conseguente distruzione perpetrati dai Saraceni.

Il ritorno a Piedimonte Matese è previsto nel pomeriggio, dopo colazione al sacco o pranzo al ristorante, secondo volontà dei partecipanti.

L’escursione è da considerarsi turistica. Consigliati abbigliamento e scarpe comode.
*Alcune visite (o l’ordine delle stesse) potrebbero subire modifiche in relazione al numero dei visitatori.
** Escursione con auto propria. Gradita, per esigenze organizzative, una prenotazione entro il temine ultimo del 28.11.2024

Per informazioni e prenotazioni: Antonio 368/3860644 e sezione contatti.
www.cuoresannita.it; cuore sannita facebook

***L’escursione, coincidendo con appuntamento C.A.I. per la parte relativa a Benevento, potrebbe parzialmente svolgersi in collaborazione.

Si segnala pure: visite al Mu.(seo) Ci.(vico) Ra.(ffaele) Ma.(rrocco), area della Allifae romana con relativo Museo Archeologico, Parco Archeologico del MONTE CILA(1, 26 e 30 Dicembre, Agnone 14 Dicembre, Trekking urbano e Cila 26 Dicembre) ESCURSIONI MONTE CILA 2024 (vedi separato calendario)